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La scena, specie per chi riceve le prime busta paga, è più o meno questa:
Ed è lo stipendio netto, quello che ti verrà accreditato sul conto corrente.
Com’è possibile una differenza così grossa tra la prima cifra (3.000€) e l’ultima (2.000€)? Per una serie di meccanismi fiscali (trattenute e tasse) che funzionano come sottrazioni.
La differenza è più o meno sempre quella che ci hanno insegnato a scuola a lezione di matematica, quando la maestra parlava di:
Peso lordo – Tara → Peso netto
Sostituite il “peso del contenitore” imparato da bambini con le tasse e i contributi previdenziali, e avrete capito la differenza tra stipendio lordo e netto.
Stipendio lordo – Tasse e contributi → Stipendio netto
Vediamo le tre voci nel dettaglio.
Partiamo dallo stipendio lordo. È la somma di tutte le voci che abbiamo e maturato durante quel mese:
Per esempio, in busta paga a dicembre Giovanni, dipendente di Netflix, riceve:
un minimo contrattuale di 2.000 €
+ aumento di 200 €
+ uno scatto di anzianità di 300 €
+ una tredicesima di 2.000 €
+ straordinari per 200 €
= 4.700 € di Stipendio lordo.
Vuoi capirne di più? Leggi la nostra guida semplice ai numeri della busta paga.
Sapevi che c’è un documento che riporta tutti i tuoi guadagni avuti in un anno, una specie di riassunto delle busta paga? Leggi la nostra mini guida alla Certificazione Unica CUD.
Ora, a quel “mega stipendio” dobbiamo fare la tara. Dobbiamo cioè togliere diverse spese obbligatorie per legge, che sono per lo più le tasse e i contributi previdenziali.
Dallo stipendio lordo di 4.700 € di Giovanni, per esempio, dovremmo togliere i soldi che vengono dati al fisco (per l’Irpef), quelli dati per il Tfr (il gruzzolo che viene dato al dipendente quando finisce il rapporto di lavoro), e così via.
La voce più grossa delle tasse e i contributi che vengono sottratti al nostro stipendio lordo è l’Irpef. Si tratta della tassa sul reddito delle persone fisiche e ogni contribuente italiano deve versarla allo Stato proprio perché in quell’anno ha guadagno dei soldi.
Se guadagni 10 €, è il senso, 3 € li dai alle casse dello Stato, perché così lo Stato potrà costruire ospedali, strade, scuole e tante altre cose che serviranno ai cittadini dell’intera nazione.
L’Irpef si divide in 5 scaglioni, che crescono man mano che si guadagna di più. Per esempio, chi guadagna fino a 15.000 € l’anno, pagherà un’Irpef del 23% su quei soldi. Chi guadagna più di 75.000 €, sulle somme maggiori di 75.000 € pagherà quasi la metà di Irpef (il 43%).
Sarebbe bello poter risparmiare sulle tasse, ebbene si può! Leggi la nostra guida semplice alle detrazioni e deduzioni.
Oltre all’Irpef, dallo Stipendio lordo vanno tolte poi le cifre per le tasse regionali, quelle comunali, per i contributi Inps, che serviranno al nostro Giovanni ad avere una pensione in futuro.
E così, una volta che dallo Stipendio lordo sono state sottratte l’Irpef e tutte le altre tasse, il nostro Giovanni si vedrà il suo bello stipendio lordo.
Stipendio lordo di 4.700 €
– 1.000 € di Irpef
– 400 € di contributi previdenziali per l’Inps
– 300 di Tfr
= 3.000 € di Stipendio netto.
E questa, alla fine di tutto, è la cifra che Giovanni si vedrà accreditata sul conto corrente.
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